Shadowbox Effect Gli alieni nella storia - la Bhagavad Gita

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mercoledì 5 ottobre 2011

Gli alieni nella storia - la Bhagavad Gita

Crediamo, spesso, molto spesso direi, che gli avvistamenti ufo, almeno per chi non crede, siano soltanto una serie di visioni dovute a condizionamenti e sovrastimoli che ci arrivano continuamente dalla realtà in cui viviamo. Ma cosa dire, quando nella storia, prima di qualunque finzione cinematografica o isteria di massa, ci sarebbero elementi che porterebbero seriamente a pensare l'interazione degli alieni con il nostro pianeta? Questo in effetti è un argomento a cui tengo particolarmente e che voglio condividere con voi. Credo che ci spenderò qualche post nel corso del tempo tra i tanti argomenti che ho intenzione di trattare. Le guerre, le esplosioni, le armi atomiche... come reagireste a sapere che probabilmente, tutto ciò è avvenuto in un passato molto remoto? Le guerre atomiche che arrivano dal passato possono sembrare fantascienza, ma ci sono elementi e avvenimenti in antichi testi, che hanno una similitudine a dir poco agghiacciante. Il primo testo sacro che prenderemo in considerazione è la Bhagavad Gita una parte del testo sacro indù Mahabharta, scritta tra il il secondo e il quinto secolo avanti cristo. In questo sacro testo sarebbero riportate le imprese dell'impero di Rama, risalenti a circa 12.000 anni fa, ovvero 5.000 anni precedenti alla prima civiltà ufficialmente vissuta in Mesopotamia.
Questo testo parla di epiche battaglie, di carri voltanti tecnologicamente evoluti e di straordinarie arme che gli "dei" utilizzavano in tali battaglie epiche. La più famosa è l'arma di Brahma che aveva la capacità di "di bruciare e sciogliere". Molti studiosi hanno modo di associare questa arma ad un dispositivo nucleare, in quanto i suoi effetti  sono incredibilmente analoghi a quelli di un'arma atomica. Logicamente la scienza ufficiale non accetta questa teoria. In un passo del libro sacro si può leggere che "queste esplosioni sono più luminose di mille soli, e che quando avvengono i soli roteano in aria, gli alberi si incendiano e tutto viene distrutto. Dopo le esplosione i sopravvissuti iniziano a perdere unghie e capelli". Secondo voi, tutto ciò, non è molto simile (se non identico) ad un moderno avvelenamento radioattivo? E a quanto pare, non sono soltanto "interpretazioni" di un libro, ma esisterebbero prove tangibili di ciò, precisamente nella Valle dell'Indo, in Pakistan Meridionale. Nel 1922 furono scoperte antiche rovine della città di Mohenjo-Daro(la Collina dei Morti), la quale si sviluppò tra 2600 e il 1900 Avanti Cristo. Ma secondo alcuni scienziati sarebbe molto più antica. La scienza ufficiale, afferma che la città è stata abbandonata per ragioni commerciali o repentini cambiamenti climatici, ma quando fu scoperta, furono trovati 44 scheletri in posizione prona che si tenevano la mano, il che fa pensare ad una morte violenta e improvvisa.


 Secondo le analisi effettuate, gli animali selvatici hanno evitato di mangiare le carcasse dei defunti e sopo migliaia di anni le ossa sono rimaste perfettamente intatte. Ma la cosa bella è che, in alcune parti del sito, sono stati rilevati alti livelli di radiazioni. Questa città potrebbe essere una di quelle mensionate nella Bhagavad Gita, ovvero, una città forse sottoposta ad un improvviso attacco atomico?Nel libro "2000 AC distruzione Atomica", David Davenport, sembra aver trovato un epicentro di 45 metri, dove c'è stata la fusione dei sassi, conosciuta come processo di "vetrificazione", ovvero un processo in cui normalissimi massi, vengono fusi allo stato di magma per poi risolidificarsi ed assumere una sembianza "vitrea". A Mohenjo-Daro sono presenti tracce di vetrificazione, il che significa che le pietre sono state sottoposte ad un calore estremo in seguito ad una esplosione in grado di generare quel calore. In Africa e Medio-Oriente ci sono altri posti in cui ci sarebbero prove di esplosioni di questo tipo, in cui la sabbia è diventata vetro. Questo è un processo che accade normalmente durante un'esplosione atomica. Nei testi indiani antichi c'è scritto "a un certo punto tre città giganti, orbitavano attorno alla terra",


e quelle città giganti vengono descritte fatte di metallo e ferro lucente. Poi quelle tre città, si fanno guerra tra loro e gli "dei" iniziano a lanciarsi armi gli uni contro gli altri, facendo cadere il fuoco sulla terra. Cosa hanno visto quindi, queste antiche persone? Possibile che abbiano visto qualcosa che non riuscivano a spiegarsi e ne hanno dato una interpretazione divina? Dopotutto non è l'unico libro antico in cui accade ciò, ma di questo ne parleremo la prossima volta.
Ci tengo a precisare che questo lavoro è frutto di una personale ricerca, per cui, se qualcuno vuole riportare gli articoli può farlo, basta citare la fonte.
P.s. a breve la testimonianza dell'uomo che ha ripreso il corpo dell'alieno in Brasile

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